LA CAROVANA DEI DIRITTI
L’Associazione Irpinia 2000 Onlus ha realizzato, negli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019, il progetto La Carovana dei diritti, percorso di educazione ai diritti umani destinato agli istituti comprensivi scolastici del territorio e finalizzato a diffondere i valori di fratellanza, solidarietà, integrazione e dialogo per la realizzazione del pieno benessere sociale e culturale.
Il progetto ha aperto le porte ad una collaborazione più strutturata ed incisiva con i diversi soggetti presenti sul territorio; attraverso attività di educazione non formale e laboratori esperienziali, i progetti SPRAR si sono fatti portavoce di una cultura universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Il progetto, oltre a promuovere la cooperazione e la partecipazione degli alunni, che seppur già formati con valori e idee, posseggono ancora l’ingenuità, la purezza e la curiosità per affrontare tematiche come quella dell’immigrazione e della protezione internazionale, stimola la partecipazione al fine di rendere ciascun alunno in grado di definire i valori importanti da mettere in pratica e contribuire alla costruzione di una società incentrata sul senso civico, rispetto e non discriminazione.
Il progetto nasce dalla volontà di incentivare un’informazione corretta in materia di protezione internazionale e diffondere la conoscenza del progetto SPRAR, al fine di agevolare il percorso di integrazione dei beneficiari. La scuola, palestra di crescita sociale e culturale della persona, è il luogo in cui bisogna lavorare per costruire un mondo basato sull’uguaglianza e rispetto reciproco, senza discriminazione alcuna. Inoltre, l’infanzia e l’adolescenza rappresentano dei momenti fondamentali per la crescita della persona umana in cui è necessario sviluppare fiducia in se stessi e negli altri: il progetto mira a rendere ogni studente protagonista, capace di definire i valori importanti da mettere in pratica nel contesto in cui vive e in cui si impegna attivamente a favore di una società basata sul senso civico, rispetto e non discriminazione.
Si parte dalla constatazione che vi sono delle differenze culturali nel contesto in cui viviamo e tali differenze devono essere valorizzate attraverso l’esercizio del diritto ad essere diversi, di creare ed innovare: la scoperta di culture e tradizioni diverse non contribuisce solo ad ampliare il sapere, ma anche a creare empatia e solidarietà. La Carovana dei diritti ha permesso di chiarire le informazioni, spesso distorte dai media, sulle migrazioni e sulla protezione internazionale per una lettura critica dei fenomeni migratori.
La seconda edizione ha approfondito i temi della discriminazione, della discriminazione razziale e del razzismo invisibile per contrastare episodi in cui ci si sente legittimati a discriminare coloro che per colore della pelle, religione, etnia di appartenenza sono considerati diversi e quindi pericolosi.
Le attività proposte sono parte integrante del programma di educazione ai diritti umani per i giovani della Direzione Giovani del Consiglio d’Europa, pensate per bambini e adolescenti di età compresa tra i 6 e i 14 anni. La metodologia di educazione non formale adottata si basa su un approccio partecipativo alla formazione e prevede momenti di autogestione, coinvolgimento individuale e di gruppo, interazione tra la proposta, l’esperienza e l’azione.
Gli alunni hanno avuto l’opportunità di riflettere e apprendere le violazioni sui diritti umani attraverso la partecipazione attiva dei beneficiari dei progetti SPRAR che hanno testimoniato come le libertà fondamentali custodite nei vari documenti e trattati internazionali, in primis la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo del 1948, non sono ancora una realtà per molti e che gli abusi sui diritti umani costituiscono un problema mondiale che da luogo a conflitti razziali, etnici e religiosi e alla conseguente migrazione.
Gli alunni sono stati stimolati a costruire una visione critica sulla condizione dei bambini nel mondo, appurando che il concetto di uguaglianza spesso è minato da eventi che accadono nei Paesi in cui lo Stato non difende i diritti stessi. Le attività hanno aumentano senz’altro la consapevolezza nelle azioni giudicanti che spesso si mettono in campo anche senza rendersene conto, atteggiamenti che molto spesso spingono all’emarginare compagni di classe che non sono estroversi.
La partecipazione diretta dei beneficiari ha facilitato il processo di integrazione attraverso la conoscenza diretta da parte dei ragazzi, ha promosso una cultura dell’accoglienza e contribuito ad eliminare stereotipi e pregiudizi che nell’ultimo periodo sono inculcati attraverso una scorretta informazione sull’immigrazione e asilo.
Parlare di violazione dei diritti umani con bambini e adolescenti non è stato semplice, soprattutto perché a parlarne sono stati coloro che l’hanno subita, direttamente o indirettamente, ma i beneficiari sono stati capaci di trattare gli argomenti con delicatezza e rispetto per l’età e la sensibilità degli interlocutori; gli alunni hanno potuto toccare con mano la realtà del sistema accoglienza in Italia e delle ragioni che spingono a migrare, eliminando la distanza tra le persone. Nella prima edizione è stato proposto un concorso durante il quale gli studenti partecipanti, circa 90, si sono immaginati narratori consapevoli e hanno realizzato opere artistiche sui temi trattati quali il diritto all’asilo, l’accoglienza e l’inclusione. Le opere sono state valutate tenendo presente la coerenza della proposta con le finalità espresse, la creatività e l’originalità, il significativo contenuto e l’efficacia comunicativa.
I Edizione febbraio – giugno 2018
II Edizione febbraio – giugno 2019