Più consapevolezza sui diritti umani, il progetto Ri-Scopriamoci è stato un successo

Circa 250 alunne ed alunni coinvolti, 4 istituti scolastici, 13 plessi in altrettanti paesi delle province di Avellino e Foggia. Ed inoltre oltre 40 tra docenti, tutor, facilitatrici e facilitatori, formatrici e formatori, minori stranieri non accompagnati. Sono i numeri del progetto Ri-Scopriamoci!, realizzato nell’ambito dell’avviso pubblico “Educare Insieme”Dipartimento per le Politiche della Famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Irpinia 2000 Onlus ha guidato e coordinato tra il 2024 e il 2025 una proposta progettuale innovativa, nell’area della non-discriminazione, con laboratori per alunni tra i 10 e i 13 anni realizzati con le testimonianze dei minori stranieri dei centri SAI del territorio e con metodologie didattiche non formali.

Uno dei risultati? La giornata conclusiva è stata emblematica, visto che le classi intervenute nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi hanno restituito tutto l’impegno profuso dall’Associazione. Lo hanno fatto con testimonianze, ringraziamenti, cartelloni, manifestazioni di affetto per i minori stranieri, video e musiche realizzati per salutare un’esperienza formativa d’impatto. E’ anche quello che il 13 novembre scorso ha sottolineato il dirigente scolastico Nicola Trunfio:Gli studenti hanno apprezzato particolarmente le narrazioni dirette, e non mediate, da parte dei minori stranieri non accompagnati. Una forza narrativa potente, la loro, che rendono il racconto degno di essere ascoltato e conservato. In un’epoca del web, dove rimane pochissimo e tutto viene cancellato in fretta, le storie dei migranti accolti in Irpinia sono una testimonianza potentissima che hanno resi gli studenti più consapevoli e maturi“.

Clicca per leggere la valutazione di impatto del progetto

Nel convegno di chiusura erano presenti amministratori dei Comuni partner, docenti e oltre 100 alunni. Rosanna Repolesindaca di Sant’Angelo dei Lombardi, ha sottolineato “la capacità del progetto di fare rete tra comuni, comunità e scuole. E’ quello che stiamo cercando di fare come amministrazioni. Grazie a Irpinia 2000 Onlus per aver realizzato tutto questo nel corso del progetto“. E per l’Amministrazione comunale di Sant’Andrea di Conza, le parole del consigliere Alessio D’Angola, secondo il quale “il progetto ha avuto il merito di far conoscere ad alunne e alunni realtà geografiche diverse e di rendere tutti più consapevoli dei diritti umani, quelli negati, quelli per cui si può lottare civilmente per attuarli in ogni comunità“.

E’ stata Michèlle Farese, della direzione di Irpinia 2000 Onlus, a fare una sintesi di un percorso entusiasmante: “Un progetto partito da lontano, pensato durante la pandemia ed accolto con entusiasmo da tutte le scuole nelle fasi successive. E, come sto vedendo, anche da chi ha frequentato i laboratori di educazione non formale ai diritti umani“, ha detto.

Spazio per le testimonianze di alunne ed alunni, con i tutor Rosanna Brundu e Carlo Rescigno. Testimonianze toccanti, vivaci, creative: segnali di un’attenzione altissima durante i laboratori. Ed ancora, le parole di Francesco Iannicelli e Teresa Gervasio, con il giovane Mbemba a concludere il giro. Le classi hanno realizzato poster, foto; hanno letto messaggi di affetto soprattutto per i minori stranieri con i quali hanno condiviso un’innovativa esperienza a scuola.

E c’è stato spazio per la valutazione d’impatto del progetto da parte di REDU (Rete Educare ai Diritti Umani), con le dottoresse Silvia Volpi e Stefania Zamparelli che in un videomessaggio hanno rimarcato la validità della proposta progettuale anche e soprattutto nella sua fase attuativa. Con la stesse che hanno invitato chi ha costruito insieme questo progetto a riproporre simili percorsi anche con l’aiuto diretto delle famiglie. Un progetto che alla prima “edizione” è già una buona pratica da attuare per il futuro. Una sfida per rendere i diritti umani parte integrante dei percorsi didattici.