Laboratorio teatrale

Nell’ambito del progetto “Arte, Ritmo e Forme” , a cura del Comune di Sant’Andrea di Conza, per favorire la socializzazione e l’incontro tra giovani di diverse nazionalità e la conoscenza della situazione dei minori stranieri non accompagnati, si è voluto utilizzare lo strumento del laboratorio teatrale. Il laboratorio ha visto la partecipazione non solo dei beneficiari del progetto SPRAR, ma anche dei giovani del posto. Durante il laboratorio, i partecipanti si sono raccontati nella loro quotidianità a Sant’Andrea. Si può sostenere che il laboratorio teatrale ha una valenza educativa e pedagogica nella vita di tutti e, in particolare, in quella dei ragazzi. Esso, esercitato con una metodologia adeguata, risponde, infatti, ai bisogni più urgenti che ci si trova ad affrontare nella complessità della società contemporanea e della sua crisi di certezze e aspettative.  In tale contesto, il laboratorio teatrale, quale forma d’arte collettiva per eccellenza, ha dato l’opportunità di lavorare in gruppo, aprendo tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri e concentrandosi insieme verso un obiettivo comune e stimolante: LO SPETTACOLO. È stata offerta una vasta gamma di possibilità per esprimere creativamente il proprio mondo emozionale, potendolo fare in uno spazio protetto in cui l’errore è stato accolto e non censurato anche per i ragazzi con problemi relazionali. Aver reso i minori dello SPRAR protagonisti, soggetti attivi e partecipi alla realizzazione di un progetto condiviso, ha accresciuto in loro l’autonomia, mantenuta alta la motivazione, stimolato la ricerca e l’auto apprendimento.  La costruzione di un evento teatrale, mettendo in gioco la sensibilità, l’affettività e il linguaggio del corpo, ha dato la spinta a lavorare insieme e ad usare tutte le proprie capacità e competenze. Particolare importanza è stata data al linguaggio del corpo. Ciò ha permesso di affrontare inibizioni, insicurezze tipiche del periodo adolescenziale, nel quale l’individuo si deve confrontare con il cambiamento della propria identità psicofisica, con la maturazione sessuale, con l’accettazione dei propri limiti. Attraverso il laboratorio teatrale si è data voce al desiderio di mettere in scena se stessi, i rapporti con i propri simili e con gli operatori per dare espressione, mediante il corpo e la parola, ai grandi temi della vita quotidiana e della propria identità; questo percorso ha permesso, attraverso un’esperienza ricreativa, di liberare la fantasia e dar vita a un mondo immaginato che pur essendo fittizio, vive di regole ed emozioni. È stato possibile portare avanti tale processo di crescita grazie al clima di accoglienza, all’interno del Centro SPRAR, dove il lavoro dell’individuo non può prescindere dalla relazione con gli altri.  L’esperienza teatrale ha avuto effetti positivi sia sul singolo sia sul gruppo, ha assunto la funzione di recupero dell’individualità, dell’armonia della persona, dando spazio a diverse culture, a molteplici tecniche e metodologie didattiche e operative; educando alla creatività, si è insegnato al ragazzo a fare dei propri limiti un punto di forza attraverso l’immaginario giovanile che, spesso, nella nostra società non trova il modo di esprimersi. Nel corso del laboratorio si sono visti notevoli cambiamenti non solo nel modo di recitare, parlare, farsi capire, ma anche nella fiducia acquisita nei propri mezzi espressivi conseguita con tanto lavoro ed impegno.