Capitale italiana della Cultura 2027, in luce l’integrazione di Sant’Andrea di Conza
E’ stata la giornata di Sant’Andrea di Conza e dell’Alta Irpinia. Ma è stata anche la giornata in cui è stato sottolineato al Ministero della Cultura il modello vincente della rete SAI della zona, la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione che da anni mette in campo l’Alta Irpinia. L’occasione è stata la discussione finale sulla candidatura di Sant’Andrea di Conza a Capitale italiana della Cultura 2027. Al di là del risultato, che verrà reso noto entro la fine di marzo, la presentazione della delegazione irpina ha colpito tutti: parole di apprezzamento dalla commissione esaminatrice stessa ed eco sorprendente sui social.
Il SAI e la candidatura. Già nel dossier, denominato Incontro Tempo, sono state inserite le iniziative di passato, presente e futuro legate al mondo dell’accoglienza. Ma mercoledì 26 febbraio, a Roma, i minori stranieri non accompagnati di Sant’Andrea di Conza sono stati protagonisti attivi, soprattutto grazie al video che rappresentava il concept di Incontro Tempo. Una perla che ha messo insieme bambini, anziani e i nuovi abitanti del paese provenienti da Africa e Asia. In più la lettura introduttiva è stata affidata ad una nostra operatrice.
Il mondo dell’accoglienza è stato citato più volte, dal sindaco di Sant’Andrea di Conza, Gerardo D’Angola, alla presidente della Città dell’Alta Irpinia, Rosanna Repole.
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Capitale italiana della Cultura 2027: le audizioni | 26 febbraio