“Oltre lo sguardo”: Il Teatro come Inclusione e Accoglienza
“Oltre lo sguardo”, è il titolo dello spettacolo conclusivo del progetto “INTEGR/AZIONE”, ideato da Salvatore Mazza e dalla compagnia teatrale Clan h, rappresentata da Andrea De Ruggiero e Laura Tropeano. L’evento si è tenuto presso il Centro di Comunità di Sant’Angelo dei Lombardi e ha visto la partecipazione di diversi attori, tra i quali gli ospiti dei progetti SPRAR/ SIPROIMI di Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi, i ragazzi diversamente abili e gli operatori del centro Giada.
Lo spettacolo è stato preparato durante un laboratorio teatrale che si è tenuto a Rocca San Felice, presso il Centro Comunitario, dal 14 novembre al 19 dicembre.
Il primo incontro, di conoscenza e di presentazione del progetto, è stato molto intenso dal punto di vista emozionale. Due mondi a confronto, che, dal primo secondo, si sono accettati senza alcun pregiudizio o imbarazzo, spinti solo dalla voglia e dalla gioia di conoscere l’altro. I beneficiari dei progetti SPRAR/SIPROIMI, timidamente, si sono presentati uno ad uno e anche i ragazzi del centro GIADA hanno raccontato un po’ della loro vita.
Negli incontri successivi, le ore sono trascorse in maniera veloce ed intensa, ore di sorrisi, di condivisione, di prove, di battute, ma anche di lavoro. I partecipanti si sono cimentati anche nel canto e nella recitazione, nella condivisione dello spazio e del tempo.
Prove su prove, movimenti dopo movimenti, ore dopo ore ha preso vita lo spettacolo “Oltre lo sguardo” che nella serata finale ha riscosso molto successo e suscitato tanta emozione. Tanti gli spettatori che con orgoglio e a cuore aperto hanno apprezzato il lavoro rappresentato. Non solo gli operatori coinvolti, ma anche i rappresentanti delle amministrazioni comunali, i cittadini, i rappresentanti delle associazioni territoriali e i genitori dei ragazzi diversamente abili. Tutti sono usciti da quella sala arricchiti!
Esperienza nuova e bellissima che ha avuto l’ obiettivo di suggerire un percorso diverso di integrazione e sensibilizzazione ed ha consentito una riflessione profonda sull’esclusione attraverso le tecniche teatrali. Il teatro come non solo come rappresentazione, ma come azione, partecipazione, condivisione.