Padre Alex Zanotelli a Sant’Angelo dei Lombardi: “I piccoli Comuni rivivono con i migranti”

A Sant’Angelo dei Lombardi l’appuntamento annuale della Festa del Rifugiato, nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato. Il Centro SAI e l’Associazione Irpinia 2000 Onlus hanno costruito un evento particolarmente ricco di testimonianze, azioni e significato, incentrato sui temi della Pace e naturalmente sull’importanza dell’Accoglienza.

Un convegno introduttivo, un laboratorio di ceramica, la presentazione di un libro con uno spettacolo teatrale, un buffet. La Festa del Rifugiato è stata promossa da Centro SAI di Sant’Angelo dei Lombardi, Comune di Sant’Angelo dei Lombardi, Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, Parrocchia di Sant’Antonino Martire e rete Tessere Comunità.

Un momento creativo e di condivisione è stato scandito dalla realizzazione di alcuni gadget, sui quali è rappresentata l’immagine delle montagne e degli alberi, caratteristici del nostro territorio, l’Alta Irpinia; a simboleggiare l’unione, l’integrazione e l’appartenenza alla nostra comunità.

L’incontro introduttivo, moderato dal giornalista e responsabile Comunicazione della Diocesi, Francesco Di Sibio, ha visto gli interventi del sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole, dell’Arcivescovo Pasquale Cascio, della coordinatrice del Centro SAI di Sant’Angelo dei Lombardi, Antonietta Antoniello, del religioso e missionario comboniano Padre Alex Zanotelli. Quest’ultimo ha tenuto un lungo intervento sulle attuali tematiche mondiali ed ha speso parole di elogio per il sistema di accoglienza messo in campo in Alta Irpinia: “Vorrei ringraziare questi Comuni per l’accoglienza che hanno riservato ai migranti. E’ molto bello vedere queste esperienze, fanno rivivere questi Comuni”, ha sottolineato Padre Zanotelli. Anche dai beneficiari sono arrivate diverse testimonianze. Dopo il convegno, al via lo spazio culturale a cura dello scrittore e autore Francesco Ziccardi, con la presentazione del romanzo Berenice e il monologo teatrale “Io non Mattirò”, incentrati sul tema delle discriminazioni e del pregiudizio: dall’autore un messaggio importante su come la cultura sia una delle più grandi forme di liberazione e una performance molto apprezzata.

A seguire il buffet, al quale hanno preso parte beneficiari e ospiti, in un clima di unione e condivisione. E’ stata una giornata che ha regalato momenti di gioia per piccoli e grandi. Inoltre si è rafforzata ulteriormente la collaborazione tra ente locale, ente gestore e Chiesa, per un’attenzione sempre più costante e incisiva nei confronti delle fasce deboli della popolazione.