Progetto Forward, i nostri beneficiari alla Facoltà di Architettura della ‘Federico II’

Laboratorio di “Co-Design” per i minori stranieri non accompagnati del centro Fami di Calitri e i beneficiari del progetto SAI di Sant’Angelo dei Lombardi. Ultima giornata di laboratori direttamente a Napoli, facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, che ha promosso il progetto.

Si tratta di un laboratorio in linea con il progetto “FORWARD” (Furniture Waste for Circular Design) che prevedeva la possibilità, per gli studenti, di lavorare in modo collaborativo con lo scopo di sperimentare forme di innovazione sociale applicate al riciclo, per sviluppare conoscenza condivisa e produrre soluzioni.

Tre le fasi del progetto: conoscere, esplorare, progettare. Gli incontri a cui abbiamo partecipato appartenevano alla fase di “CO-DESIGN” e riguardavano la collaborazione tra studenti e partner aziendali, enti pubblici e associazioni, con l’intento di dimostrare che l’interazione può crearsi anche tra realtà che hanno e usano competenze e linguaggi diversi, al fine di promuovere il dialogo e co-progettare il cambiamento.

L’obiettivo principale è stato la realizzazione di artefatti che materializzassero l’immaginario e le narrazioni costruite nella fase di esplorazione e che valorizzassero le differenze culturali, incoraggiando le conversazioni e gli scambi tra le diverse comunità culturali e generazionali. Da qui il nome “Design collaborativo”. Gli studenti hanno realizzato degli oggetti a partire da materiali di scarto e hanno presentato i lavori ai nostri beneficiari, invitandoli a testare in prima persona l’efficacia del prodotto creato. I ragazzi, oltre a provare gli oggetti, hanno avuto anche la possibilità di cimentarsi nella creazione di suddetti prodotti, con la guida e l’ausilio degli studenti.

Tutta la giornata è stata dunque un’importante opportunità di integrazione e socializzazione per i nostri beneficiari, i quali, si sono detti contenti e soddisfatti di aver avuto l’opportunità di conoscere l’ambiente universitario e confrontarsi con tanti ragazzi. In particolare, hanno apprezzato la disponibilità degli studenti e dei professori che li hanno accolti e fatti sentire accettati fin da subito, mettendosi a completa disposizione per spiegare e insegnare ciò che sapevano, incoraggiando a tutti gli effetti quel dialogo per co-progettare insieme un cambiamento futuro.