Quando le IMMAGINI diventano RELAZIONI…
“Quando le immagini diventano relazioni” è un laboratorio fotografico-ricreativo destinato ai minori stranieri del progetto SIPROIMI di Sant’Andrea di Conza, nato dall’idea di utilizzare la fotografia per parlare di temi sociali, per definire un nuovo punto di vista di ciò che si vede e ciò che si vive.
Fotografare vuol dire guardare nel mirino e “scegliere” una parte di mondo, cosa riprendere, come riprenderlo. Una fotografia non è solo una stampa, racchiude un’immagine che, per chi la osserva, può prendere vita potentemente. È un importante mezzo espressivo non verbale, le immagini che vengono racchiuse in uno scatto diventano l’espressione di un preciso istante e di un preciso stato d’animo.
Scopo del laboratorio è stato quello di stimolare la creatività, scoprire le straordinarie possibilità di prospettiva della fotografia, fornire strumenti comunicativi e di lavorare sugli aspetti creativi della persona come singolo individuo, come parte di un gruppo e come protagonista/osservatore del territorio ospitante; creare uno spazio di incontro, integrazione e socializzazione; creare un collegamento con il mondo esterno, con gli oggetti che ad esso appartengono e con le reciproche relazioni; entusiasmare i partecipanti, insegnando loro una nuova attività che potranno intraprendere anche autonomamente. La dimensione creativa ha un valore terapeutico, perché permette: di migliorare la comunicazione, di migliorare la relazione di gruppo, di favorire un ambiente rilassante e piacevole, di sdrammatizzare le situazioni, di stimolare la formazione del senso critico, di cogliere gli aspetti multiformi della realtà e la complessità dei diversi linguaggi. I presupposti per la formazione della personalità passano attraverso la ricchezza di esperienze, di stimoli, l’abilità ad instaurare rapporti positivi con gli altri e con la realtà circostante, la capacità di usare le conoscenze con fantasia per combinarle in modi diversi e nuovi e adattarle alle più svariate situazioni. Conoscere, sperimentare, adattare, promuovere, comporre, sviluppare, potenziare, valorizzare, dare potenza all’espressività, sono le basi su cui operare per stimolare e rafforzare le potenzialità creative. La creatività fa parte della personalità di ogni individuo e, se opportunamente stimolata, determina il superamento degli stereotipi, delle paure e delle incertezze, perciò porta ad un benessere mentale.
Il laboratorio, che ha previsto momenti di teoria e uscite pratiche sul territorio, dove i partecipanti hanno immortalato sia i luoghi e monumenti dove vivono che momenti di gioco e svago, lavorando insieme sugli scatti e sulle percezioni che ognuno aveva di sé e dei propri coetanei. Attraverso la fotografia i ragazzi hanno avuto la possibilità di aprirsi e raccontare aneddoti della propria vita quotidiana, manifestando gioie speranze e paure. In ogni scatto i minori hanno raccontato il proprio percorso in Italia condividendo momenti di frustrazione ma anche di felicità. Ogni fotografia racconta una storia individuale, ma è anche la sintesi di un percorso collettivo attraverso il quale ognuno ha potuto condividere una parte di sé. Le foto raccontano anche la volontà di comunicare una normalità, di sentirsi semplicemente ragazzi adolescenti.